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Turismo 10/01/2005
Misura 4.5 azione A POR Campania 2000-2006. Sostegno allo sviluppo ed alla riqualificazione dei sistemi turistici locali e alla realizzazione di itinerari turistici.
Obiettivi
Il bando intende attivare le Piccole e Medie Imprese (PMI) operanti nel settore turistico della Regione Campania, avvalendosi della Misura 4.5 azione A, del POR Campania 2000-2006 all’interno dei Progetti Integrati Turistici. L’intervento è destinato a favorire la diversificazione, il rafforzamento e la qualificazione e/o riqualificazione del sistema di offerta turistica nella regione, nonché la crescita del livello occupazionale.

Intensità dell’aiuto
I soggetti destinatari del presente bando potranno ottenere un agevolazione nella forma della sovvenzione diretta a titolo di contributo in conto capitale pari al 50%, della spesa per investimento ritenuta ammissibile.

Scadenza
90 giorni dalla pubblicazione sul BURC avvenuta l’11/04/2005.

Destinatari
Le agevolazioni vengono concesse a PMI del settore turistico, in forma singola o associata, ivi comprese le cooperative sociali di cui alla legge 381/91, art. 1 c.1 b), per programmi di investimento riferiti ad unità locali situate nei Comuni interessati dai Progetti Integrati turistici della Regione Campania.
Le imprese destinatarie al momento di presentazione della domanda devono avere i seguenti requisiti:
a) iscritte nel Registro delle Imprese (fatta eccezione per le Ditte individuali, purché abbiano partita IVA, per le quali l’iscrizione va comprovata in sede di rendicontazione finale);
b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria, liquidazione coatta amministrativa o volontaria;
c) non essere in una delle condizioni di difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà.

Attività ammissibili al finanziamento
A) Alberghi;
B) Motels;
C) Villaggi-albergo;
D) Villaggi Turistici;
E) Campeggi;
F) Residence turistico-alberghiere;
G) Affittacamere;
H) Case ed appartamenti per vacanze;
I) Case per ferie;
J) Ostelli della gioventù;
K) Attività ricettive in residenze rurali, (country house);
L) Rifugi di montagna;
M) Case religiose di ospitalità;
N) Agenzie di viaggi e turismo;
O) Centri, sale e strutture congressuali, teatri arene auditorium;
P) Parchi divertimento;
Q) Impianti e strutture ricreative e per il tempo libero, discoteche, night clubs;
R) Impianti natatori;
S) impianti sportivi non agonistici, destinati al turismo;
T) impianti di risalita, sciovie, slittovie, seggiovie, funivie;
U) impianti e campi per il golf, anche per campi pratica per il golf;
V) aree attrezzate per l’equitazione e maneggi;
W) stabilimenti balneari;
X) Stabilimenti, impianti e servizi termali, idrotermominerali e di talassoterapia.

Tipologie di investimento ammissibili
Le agevolazioni saranno concesse per le seguenti tipologie di investimento:
a) Nuove iniziative, con questo si intendono i programmi rivolti alla costruzione di nuovi impianti;
b) Ampliamenti, con questo si intendono i programmi che comportano attraverso un aumento del livello occupazionale e degli altri fattori di produzione, la crescita delle potenzialità delle strutture già presenti nel territorio;
c) Ammodernamenti, con questo si intendono tutti quei programmi tesi a migliorare, sotto l’aspetto qualitativo la struttura esistente o il servizio offerto e che migliorano l’impatto ambientale legato all’attività produttiva, all’adozione di servizi informatici per il miglioramento del processo produttivo e/o dell’attività di gestione, ivi compreso l’installazione ed il potenziamento degli apparati di sicurezza attivi e passivi;
d) Riconversioni, con questo si intendono i programmi rivolti all’utilizzo di una struttura già esistente per lo svolgimento di un attività ammissibile diversa da quella precedentemente svolta;
e) Riattivazioni, per questo si intendono i programmi rivolti all’utilizzo di una struttura esistente che si trova in stato di inattività di tipo permanente, per lo svolgimento di una o più delle attività ammissibili, anche se differente da quella svolta precedentemente, da parte di nuovi soggetti che abbiano una prevalente partecipazione nella gestione dell’impresa. Per “permanente” si intende lo stato di inattività che si è protratto per i due anni precedenti la data di presentazione della domanda;
f) Trasferimenti, con questo si intendono i programmi volti al cambiamento della localizzazione dell’unità locale in base a decisioni e/o ordinanze emanate dall’amministrazione pubblica centrale, anche in riferimento a piani di riassetto produttivo e urbanistico o a finalità di risanamento e di valorizzazione ambientale, con esclusione dei costi di delocalizzazione.

Programma di investimento
Per beneficiare degli aiuti, le imprese titolari delle suddette attività promuovono programmi di investimento relativamente ad unità locali, proprie o di cui abbiano la gestione, ubicate nella Regione Campania in Comuni rientranti nei Progetti Integrati turistici.
È possibile presentare più domande di agevolazione relative al medesimo programma di investimento qualora l’unità locale ricada nell’ambito territoriale di più progetti integrati turistici; in questo modo, in ipotesi di istruttoria positiva di più di un programma di investimento l’impresa dovrà, all’atto dell’accettazione, optare per uno solo di essi.
Ogni domanda di agevolazione deve essere correlata ad un programma organico e funzionale, promosso nell’ambito della singola unità locale da solo sufficiente a conseguire gli obiettivi produttivi, economici ed occupazionali prefissati.
Il programma deve essere compilato in modo completo comprendendo anche le spese non ammissibili alle agevolazioni.
Il limite minimo di accesso alle agevolazioni è stabilito in € 150.000,00 e solo per le strutture ricettive a 5 stelle detto limite sale a € 500.000,00.
L’importo complessivo delle spese ammissibili non può superare il limite massimo di 2 milioni di €, elevabili per le nuove iniziative, a 3 milioni di €.
I programmi di investimento dovranno essere avviati dopo la presentazione delle domande ed ultimati entro i 24 mesi dalla data del provvedimento di concessione provvisoria, salvo proroga autorizzata di non oltre 12 mesi.
Per beneficiare del finanziamento l’apporto dell’impresa destinato al programma di investimento, non deve essere inferiore al 25 % del totale del investimento ammissibile, al netto di qualunque aiuto e ricorso al credito.
I beni oggetti di finanziamento saranno sottoposti al vincolo di destinazione per un periodo di 10 anni per i beni immobili e di 5 anni per i beni mobili.


Spese ammissibili
Le spese ammissibili agli aiuti sono:
a) progettazione, direzione dei lavori, collaudo e accessorie, studi di fattibilità tecnico-economico-finanziarie, consulenze esterne non continuative e periodiche;
b) suolo aziendale;
c) opere murarie e assimilate;
d) impianti, comprese le strumentazioni e tecnologie per la dotazione di sistemi di sicurezza;
e) macchinari, attrezzature e d arredi, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività amministrativa dell’impresa;
f) immobilizzazioni immateriali, tra cui acquisizione di tecnologia, programmi informatici, ivi comprese le spese relative alla realizzazione di Siti Internet.
Non sono ammesse le spese dirette a:
a) acquisto di beni in locazione finanziaria;
b) acquisto di mezzi di trasporto;
c) acquisto di arredi, macchinari ed attrezzature usate;
d) spese di funzionamento (gestione, stipendi, paghe, spese correnti);
e) materiali di consumo o pubblicitario;
f) manutenzione ordinaria, notarili e quelle relative ad imposte e tasse;
g) commesse interne di lavorazione;
h) spese che hanno già ottenuto altre forme di agevolazione pubblica;
i) spese per suolo, immobili o altri beni o a prestazioni d’opera intellettuali;
- Per le imprese individuali: quando il soggetto che fornisce le opere o i beni sia un parente o affine entro il terzo grado.
- Per le imprese collettive: quando il soggetto che fornisce l’opera sia amministratore della stessa o vi abbia una partecipazione pari almeno al 25 % o se ci siano delle situazioni di controllo di cui all’art. 2359 del cod. civ.

Documentazione necessaria
1. Dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
2. Scheda tecnica compilata (dati impresa/descrizione programma investimento/descrizione elementi progettuali/dati economico-finanziari);
3. Business plan;
4. Documentazione amministrativa:
- certificato di iscrizione al Registro delle Imprese;
- concessioni e/o autorizzazioni specifica per l’attività turistica;
- per le attività ricettive extralberghiere autorizzazione ai sensi della L. R. 17/01;
- per le altre attività concessioni e/o autorizzazione ai sensi delle normative speciali di riferimento o comunicazione al Comune;
- copia dell’atto costitutivo e dello statuto (se società);
- copia ultimi due bilanci approvati (se società);
- copia conforme del libro matricola;
- copia autentica degli atti attestanti la proprietà dell’immobile;
- dichiarazione di assenso alla realizzazione del programma del proprietario dell’immobile nell’ambito del quale viene realizzato il programma di investimento (nel caso in cui il proprietario sia diverso dal titolare della domanda);
5. Documentazione tecnica:
- planimetrie legate all’investimento;
- perizia giurata sul valore del terreno o dell’ immobile;
- computometrico estimativo;
- preventivi di spesa in originale;
- principali elaborati grafici;
- relazione tecnica dettagliata e descrittiva del progetto tecnico contenente tra l’altro il cronoprogramma degli investimenti;
- D.I.A. o concessioni edilizie;
- Certificato di destinazione d’uso dei terreni e degli immobili oggetto dell’investimento ovvero autorizzazione la cambio di destinazione (qualora non compresa nella concessione edilizia); in quest’ultimo caso potrà essere presentata, in via alternativa, una perizia giurata a firma di un tecnico abilitato attestante l’assenza di motivi ostativi al cambio di destinazione, mentre l’autorizzazione dovrà essere presentata in sede di richiesta di erogazione della prima rata di acconto del contributo;
- In caso di condono edilizio, per l’unità interessata all’investimento si chiede: concessione in sanatoria rilasciata dal Comune o perizia giurata a firma di un tecnico abilitato attestante la destinazione urbanistica all’attività da svolgere e l’assenza di motivi ostativi al rilascio di concessione in sanatoria.

Istruttoria
Il soggetto istruttore provvede ad accertare l’ammissibilità dei progetti, con riferimento alla completezza e pertinenza della documentazione, alla consistenza patrimoniale e finanziaria dell’impresa ed alla pertinenza e congruità delle spese esposte. Poi si procede alla valutazione dei progetti ammissibili, con l’attribuire a ciascuno di essi i punteggi spettanti attraverso l’applicazione degli indicatori relativi ai vari P.I.

La Regione sulla base delle proposte formulate dal Soggetto Istruttore, provvederà ad emanare le graduatorie, secondo i punteggi ricavati da: compatibilità ambientale; qualità gestionale;impatto occupazionale; rilevanza componente giovanile; rilevanza componente femminile;interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio architettonico; impatto occupazionale a regime riferito alla componente giovanile; impatto occupazionale a regime riferito alla componente femminile; caratteristiche interne di integrazione del progetto; contenuti di innovazione del progetto.

Erogazione del contributo
Una prima quota pari al 30% del contributo assentito.
Un altro acconto pari al 30% del contributo all’avvenuta realizzazione di almeno il 30% spesa ammessa.
Un ulteriore acconto, pari al 30% del contributo assegnato, all’avvenuta realizzazione del 60% della spesa ammessa.
Il saldo pari alla quota restante del contributo assegnato e debitamente ricalcolato al termine del programma di investimento.
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