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PMI 28/05/2005
UE, verso l'integrazione dei servizi finanziari
Accordo sugli obiettivi generali, identificazione dei deficit e sviluppo degli strumenti oggi disponibili, chiarezza dei ruoli e delle responsabilità delle autorità di controllo e convergenza della loro azione, sviluppo di nuove strutture.
Sono queste solo alcune delle tappe sulle quali si misurerà la Commissione Europea nel campo dei servizi finanziari nei prossimi cinque anni evidenziate nel nuovo libro verde della Commissione Europea sull’integrazione dei mercati finanziari dell’ Unione Europea.

Il programma definitivo individua strumenti utili a migliorare l’accesso transfrontaliero ai servizi finanziari nell’ambito del Piano d’azione per i servizi finanziari (PASF) e sarà presentato nel Novembre del 2005 per ribadire la necessità dell’integrazione del mercato finanziario dell’Unione Europea per accrescere la crescita economica ed il potenziale dell’occupazione in Europa.

Il settore finanziario deve assicurare la messa in comune delle risorse, la suddivisione degli investimenti in rapporto alle possibilità, la ripartizione dei rischi connessi alle operazioni finanziarie ed il soddisfacimento dei bisogni dei consumatori a costi ragionevoli.

Occorre innanzitutto risolvere lo scarto esistente tra l’economia reale, che sempre più procede su base transfrontaliera, e un settore finanziario che è ancora molto frammentato. Costi e rischi restano elevati e ciò scoraggia l’attività finanziaria su una base paneuropea per cui ne deriva un’allocazione imperfetta ed inefficace delle risorse economiche.

Bisogna consolidare i progressi compiuti in materia di integrazione finanziaria – ha sottolineato Charlie McCreevy, membro della Commissione Mercato Interno – e produrre risultati reali e tangibili per tutti i cittadini europei.
L’iniziativa della Commissione sarà rivolta soprattutto, in un lasso di tempo ragionevolmente breve, ad una politica aperta e trasparente che tenda alla semplificazione ed al consolidamento delle regole esistenti ed alla coerenza giuridica a livello europeo e nazionale.

Il rinnovato impegno politico favorirà una trasposizione chiara e dettagliata tra gli Stati membri delle disposizioni UE negli ordinamenti nazionali ed un’azione più incisiva di controllo delle regole con la rapida segnalazione di inadempienze e infrazioni.

Tre gli obiettivi principali da raggiungere:

- soppressione delle barriere mettendo in atto mercati di servizi finanziari aperti e competitivi ovunque;
- gestione dei grandi mutamenti strutturali a livello internazionale con l’adozione di soluzioni idonee;
- protezione del sistema finanziario internazionale contro l’instabilità, la frode e la criminalità finanziaria

L’integrazione finanziaria costituisce sempre più una priorità della politica europea, a partire dal 1998 fino strategia di Lisbona, ed un progresso della sua efficienza avrà delle ricadute positive considerevoli ed immediate sull’economia.
© 2005 Interazione&Innovazioni s.r.l.