Il Ministero delle Attività Produttive in concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato il decreto interministeriale di riforma degli aiuti alle imprese.
Oggetto Nuovi criteri, condizioni e modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni alle attività produttive nelle aree sottoutilizzate, di cui alla legge 19 dicembre 1992 n. 488. Il decreto, che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo la registrazione alla Corte dei conti, stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità con le quali, a partire dai bandi aperti dopo l’entrata in vigore del decreto stesso, sono concesse le agevolazioni di cui alla legge n. 488/1992, in attuazione della riforma degli incentivi disposta dall’art. 8 del d.l. 14 marzo 2005 n. 35, convertito, con modificazioni, dalla l. 14 maggio 2005 n. 80. Il decreto stabilisce, in tale ambito, i requisiti e le condizioni per l’accesso al finanziamento agevolato a valere sulle disponibilità del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, istituito presso la Cassa depositi e prestiti S.p.a. ai sensi dell’art. 1, comma 354, della l. 30 dicembre 2004 n. 311. Il nuovo strumento rientra in una vasta riforma del meccanismo degli incentivi, che punta ad agevolare le aziende più innovative rispetto al passato.
Attività agevolabili La legge 22 ottobre 1992 n. 488 ha come principali obiettivi l'incremento produttivo, economico ed occupazionale, attraverso la concessione di un contributo in conto capitale alle imprese operanti nei seguenti settori: estrattivo e manifatturiero, servizi, costruzione, distribuzione di energia elettrica, vapore e acqua calda, turismo e commercio, a fronte di un programma di investimenti da realizzare.
Agevolazioni Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto capitale e di finanziamento a tasso agevolato (pari allo 0,05%) assegnato dalla Cassa Depositi e Risparmi. Per la Campania il contributo in conto capitale può essere fino al 41% mentre il finanziamento a tasso agevolato puà arrivare fino al 20,50% (per le piccole e medie imprese) rispettivamente 31% e 15,50% per le grandi imprese. Inoltre, ai fini della concessione delle agevolazioni, deve sussistere un finanziamento di tipo ordinario, a tassi di mercato, di durata pari a quello del finanziamento agevolato. L’impresa deve contribuire con mezzi propri che devono essere pari almeno al 25% dell’importo totale dell’investimento.
Alla riduzione del contributo in conto capitale può corrispondere un incremento del finanziamento agevolato fino a 4,5 volte l’importo della riduzione stessa”.
Programmi di investimento ammissibili I programmi di investimento devono rientrare nelle seguenti tipologie ammissibili: - la costruzione di un nuovo impianto; - l'ampliamento dell'impianto produttivo esistente; - l'ammodernamento dello stesso; - la ristrutturazione dell'impresa; - la riconversione; - la riattivazione di insediamenti produttivi inattivi; - la delocalizzazione, ossia il trasferimento degli insediamenti produttivi. I programmi di spesa non possono superare il valore di 50 milioni di euro, per il settore industria e turismo, e non superiori a 20 milioni di euro per il settore commercio. I programmi di investimento non possono essere inferiori a 1 milione di euro, fatto salvo, la facoltà delle regioni di modificare detti limiti, entro i seguenti valori: a) da € 400.000,00 a € 1.500.000,00 per le attività del settore industria, ad eccezione di quelle dei servizi; b) da € 300.000,00 a € 2.500.000,00 per le attività del settore turismo; c) da € 150.000,00 a € 1.000.000,00 per le attività del settore commercio e servizi.
Spese ammissibili - Progettazione e direzione dei lavori, Studi di fattibilità economico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale; - Suolo aziendale sue sistemazioni indagine geognostiche; - Opere murarie ed assimilate; - Macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica; - Software, programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali delle imprese; - Spese per brevetti; - Spese per infrastrutture specifiche aziendali; - Mezzi mobili strettamente necessari al ciclo produttivo; - Costi per certificazioni ambientali e di qualità.
Indicatori per la formazione delle graduatorie - Percentuale di agevolazione richiesta - Rapporto tra misura massima del contributo in conto capitale concedibile e misura richiesta; - Punteggio complessivo regionale - Punteggio specifico in relazione ad attività, territori e tipologie d’investimento - Innovazione - Rapporto tra spese ammissibili e investimenti innovativi
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