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Strategie Aziendali

Le statistiche demografiche relative al settore imprese indicano in quasi 300mila le nuove aziende che iniziano e circa altrettante quelle che cessano l'attività. Parte di questo fenomeno è in gran parte attribuibile all'assenza di una precisa e stabile pianificazione strategica quale logica conseguenza di un'approfondita disamina del mercato, dell'ambiente e della realtà aziendale. In altri termini prevalgono i criteri guida ispirati da improvvisazione sulla professionalità e la competenza imprenditoriale. Le problematiche si affrontano nel momento in cui si presentano, adottando l'approccio alla loro soluzione come processo d'approssimazioni successive (l'arte di arrangiarsi). I cambiamenti della struttura (mercato, ambiente esterno) vengono subiti dalle imprese.

INTERAZIONI & INNOVAZIONI definisce specifici piani di sviluppo per ogni tipologia di impresa in modo da renderla in grado di affrontare le modificazioni dei contesti ambientali di riferimento e di influenza.

INTERAZIONI & INNOVAZIONI attraverso un interpretazione moderna, adotta per le imprese strategie di comportamento di tipo:

  • Reattivo, ovvero sviluppare un comportamento ripetitivo in cui le azioni di adattamento sono la conseguenza delle variazioni ambientali;
  • Anticipatorio, ovvero predisporre un atteggiamento difensivo in cui le decisioni di mutamento rappresentano una risposta anticipata alla presumibili modificazioni dell’ambiente esterno;
  • Proattivo, ossia assumere un atteggiamento sfidante che si concretizza nella promozione di azioni tendenti ad influenzare l’ambiente attraverso l’innovazione d’impresa.
  • La strategia aziendale viene così elaborata:

    Prima Fase:

    Dove per ambiente esterno si intende un macroambiente che si riferisce alla situazione sociale e complessiva nelle sue dimensioni:

  • Dimensione economica;
  • Dimensione socio-demografica;
  • Dimensione tecnologica;
  • Dimensione politico-istituzionale;

  • e un microambiente che rappresenta il mercato che ci interessa più da vicino:

    Il microambiente riguarda tutto ciò che può essere influenzato più o meno direttamente dall'impresa:

  • Clienti;
  • Fornitori;
  • Concorrenti;
  • Intermediari commerciali (trasportatori; rivenditori all’ingrosso e al dettaglio; agenti e rappresentanti; mediatori; agenzie di pubblicità, ecc.).

  • Si tratta in pratica del settore specifico di attività, che rappresenta il “campo di battaglia” in cui si cimenta l’impresa.


    Fig.1 Rappresentazione schematizzata dell'ambiente esterno.
    Il compito di chi sviluppa l’analisi è quello di capire quali siano, in un determinato momento storico, i fattori rilevanti dell’ambiente per l’azienda, consapevoli del fatto che questi fattori potranno, nel corso del tempo, modificarsi e conseguentemente essere abbandonati o rinnovati. Per fattori rilevanti dell’ambiente, si può intendere, un limitato numero di fenomeni ambientali che nel loro mutare possono essere determinanti nell’offrire opportunità e minacce per l’azienda e che, pertanto, vanno tenuti particolarmente sotto osservazione per poter valutare rapidamente le ripercussioni di loro eventuali modifiche sui processi strategici aziendali.

    Seconda Fase:

    Formulazione delle strategie aziendali

  • In questa fase, viene definita la strategia generale dell’azienda in cui si esplicitano i campi dove si vuole competere a livello di settori, business e mercati, nonché alcuni orientamenti strategici.


  • Per strategia generale si può intendere un complesso di decisioni armoniche che, partendo dall’analisi dell’ambiente e dello stato aziendale, definiscono il posizionamento strategico futuro e di conseguenza i campi di azione, gli obiettivi perseguibili, le attività chiave da svolgere tenuto conto dei fattori critici di successo e del posizionamento strategico analizzato:

  • La strategia generale deve essere, interattivamente, approfondita e verificata dalle varie strategie specifiche, prendendo in esame il complesso di decisione armoniche che indicano a quali target rivolgersi e su quali fattori si deve agire per gestire la capacità competitiva e metterla in grado di esprimersi in termini di risultati;


  • Avendo come riferimento le strategie generali e specifiche, si possono identificare le aree gestionali ed i fattori critici interni, ossia tutte quelle attività e quelle unità organizzative che devono essere particolarmente curate in quanto possono condizionare in modo determinante l’implementazione delle strategie stesse.


  • Terza Fase:
    Attuazione delle strategie aziendali


  • Adeguamento delle risorse e capacità esistenti rispetto a quanto previsto dalle strategie generali e specifiche;
  • Coerenza tra strategia formulata e struttura esistente;
  • Coerenza tra organizzazione strutturale e cultura aziendale;
  • Controllo strategico degli andamenti aziendali.


  • Per cultura aziendale si intende l’insieme di esperienze, condizioni ed aspettative conspanise dai membri di un’organizzazione tali da sviluppare competenze, valori, riferimenti che influiscano profondamente sui comportamenti dell’organizzazione stessa.
     
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