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02/10/2006
Competitività, pronto il programma Ue
La Commissione Europea con una serie di decisioni approvate lo scorso 4 agosto e pubblicate sulla Gazzetta ufficiale europea serie L n. 243 del 6 settembre 2006, ha stabilito i Paesi ammessi a beneficiare dei contributi per il periodo di programmazione 2007-2013 e l’importo indicativo delle risorse assegnate alle Regioni beneficiarie dei vari capitoli di finanziamento.

Competitività
La decisione n. 2006/593/Ce, ha fissato una ripartizione indicativa per Stato Membro degli stanziamenti di impegno a titolo dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione per il periodo 2007-2013”, diretto a rafforzare la competitività e le attrattive delle regioni. A norma del regolamento Ce 1083/2006 art. 20, il 15,95 per cento delle risorse del Fondo sociale europeo e del Fondo di Coesione, per il periodo 2007-2013, dovrà essere destinato all’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”, insieme al 21,14 per cento delle risorse individuate per il sostegno transitorio.
Nell’allegato II del suddetto regolamento, al paragrafo 4 è fissato, invece, il metodo di ripartizione delle risorse per gli Stati membri e le regioni ammesse a beneficiare dei finanziamenti.
Per l’Italia sono state destinate risorse per un ammontare pari a circa 4,5 miliardi di euro, più un finanziamento ulteriore pari a circa 210 milioni di euro, con una media annua di stanziamento, pari a circa 678 milioni di euro.
Mentre per le regime transitorio dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” le risorse disponibili per l’Italia sono pari a 625 milioni di euro circa.

Convergenza
La decisione n. 2006/594/Ce, ha fissato una ripartizione indicativa per ogni Paese membro, relativa alla distribuzione degli stanziamenti di impegno sull’obiettivo “Convergenza” per il periodo di programmazione dal 2007-2013. L’obiettivo “Convergenza”, è nato con lo scopo di accelerare il processo di crescita e convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo. Ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento Ce n. 1083/2006, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e il Fondo di coesione, contribuiranno nella misura dell’81,54 per cento all’obiettivo “Convergenza”, comprendendo anche un 4,99 per cento di risorse destinate al sostegno transitorio.
Per l’Italia sono state stanziate risorse pari a 18 miliardi di euro circa, a cui vanno aggiunti circa 825 milioni di euro di finanziamento complementare.
La media annuale di risorse destinate all’obiettivo convergenza per le regioni italiane è di circa 2,7 miliardi di euro.
Per le regioni in regime transitorio le risorse disponibili, per la programmazione 2007-2013, sono pari a 276 milioni di euro.

Nuts II
La decisone della Commissione europea n. 2006/595/Ce, ha fissato l’elenco delle regioni ammesse a beneficiare di contributi derivanti dai Fondi strutturali nell’ambito dell’obiettivo “Convergenza” per il periodo 2007-2013.
Le regioni ammesse al finanziamento dei Fondi strutturali, per questo obiettivo, sono quelle corrispondenti al livello 2 della nomenclatura delle unità territoriali per la statistica (Nuts II), il cui prodotto interno lordo (Pil) pro capite, misurato a parità di potere di acquisto e calcolato sulla base dei dati comunitari per il periodo 2000-2002, risulti inferiore al 75 per cento della media del Pil dell’Ue a 25 nello stesso periodo di riferimento.
L’articolo 8 del Regolamento Ce 1083/2006, inoltre, afferma che le regioni di livello Nuts II, che sarebbero state ammissibili all’obiettivo “Convergenza”, se la soglia di ammissibilità fosse rimasta al 75 per cento del Pil medio pro capite dell’Ue a 15, ma che hanno perso tale ammissibilità, poiché, il loro livello del Pil nominale pro capite supera il 75 per cento del Pil medio dell’Ue a 25, sono ammissibili al titolo transitorio e specifico, al finanziamento dei Fondi strutturali nell’ambito dell’obiettivo convergenza.
Le regioni italiane inserite nella lista del Nuts II sono la Campania, la Puglia, la Calabria e la Sicilia., mentre la Basilicata è stata ammessa al regime transitorio.

Coesione
La decisone della Commissione europea n. 2006/596/Ce, ha fissato l’elenco degli Stati membri ammessi a beneficiare del finanziamento relativo al Fondo di Coesione, per il periodo 2007-2013.
Come indicato dall’articolo 1 paragrafo 1 del Regolamento Ce 1083/2006 il Fondo di Coesione, ha lo scopo di contribuire al rafforzamento del processo di coesione economica e sociale della Comunità Europea, in una prospettiva di promozione dello sviluppo sostenibile.
Gli stati membri ammissibili al finanziamento del Fondo di Coesione, sono quelli il cui reddito nazionale lordo (Rnl) pro capite, misurato in parità di potere di acquisto e calcolato sulla scorta dei dati comunitari per il periodo 2001-2003 è inferiore al 90 per cento dell’Rnl medio dell’Ue a 25. In base a questa regola gli Stati ammessi sono: Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo, Slovenia e Slovacchia, mentre la Spagna è stata ammessa soltanto al regime transitorio.

Regime transitorio
La decisione della Commissione Europea n. 2006/597/Ce , ha fissato, invece, l’elenco delle regioni ammesse a beneficiare del finanziamento dei Fondi strutturali a titolo transitorio e specifico, nell’ambito dell’obiettivo “Competitività regionale e Occupazione” per il periodo 2007-2013.
Le disposizioni dell’articolo 8 del Regolamento Ce 1083/2006, indicano nelle regioni appartenenti al livello Nuts II che rientrano appieno nell’obiettivo 1 2006, il cui livello del Prodotto interno lordo pro capite supera il 75 per cento del Pil medio dell’Ue a 15, quelle ammissibili a titolo transitorio e specifico, al finanziamento dei Fondi Strutturali nell’ambito dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”. In questo elenco è stata inserita la Sardegna, insieme ad altre regioni, come la Castiglia, la Comunità Valenciana, le Canarie e la Regione autonoma di Madeira in Portogallo.
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