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Internazionalizzazione delle imprese
 
  
05/03/2007
Asia, con l’Ue porte aperte per le Pmi
La Commissione europea ha pubblicato nell’ottobre scorso un invito a presentare proposte nell’ambito del programma Asia Invest II 2006/2007, allo scopo di promuovere l'internazionalizzare delle Pmi, facilitando la cooperazione economica diretta tra Unione Europea e Asia.

Obiettivi
Gli obiettivi del Programma Asia Invest II sono i seguenti:
- facilitare la creazione di rapporti economici, scambi commerciali e flussi di investimenti tra il continente europeo ed asiatico;
- contribuire a sensibilizzare gli investitori europei sulle opportunità offerte dai mercati asiatici;
- agevolare la cooperazione fra imprese;
- fornire assistenza alle imprese dei paesi asiatici meno sviluppati per avviare proficui rapporti di cooperazione con le imprese europee;
- diffondere informazioni sui mercati affinché le compagnie possano trarre profitto dalle opportunità emergenti.
Il programma è suddiviso in tre aree di attività:
1. attività di intermediazione volte a fornire alle Pmi europee e asiatiche l'opportunità di incontrarsi e di istituire dei partenariati;
2. sviluppo del settore privato asiatico;
3. migliorare la capacità istituzionale, il lavoro in rete e il dialogo.

Azioni
Le tre aree sono attuate attraverso l’applicazione di una serie di azioni.
Asia venture, che si occupa di missioni commerciali di piccola-scala e incontri commerciali flessibili con le imprese dei paesi asiatici meno sviluppati. I contributi possono raggiungere il 95 per cento dei costi per un importo compreso fra 40 mila e 80 mila euro a progetto.
Asia-Interprise che promuove incontri commerciali di media dimensione, settoriali o multisettoriali finalizzati ad aiutare le imprese europee e asiatiche a trovare partner commerciali. In questo caso i contributi coprono generalmente fino al 50 per cento del costo totale del progetto per un importo compreso fra 80 mila e 150 mila euro a progetto.
Con Asia Partenariat, invece si promuovono incontri commerciali multisettoriali di grande dimensione, da organizzare in Asia, volti a promuovere partenariati fra imprese europee e asiatiche. La sovvenzione dell’Ue arriva generalmente al 50 per cento dei costi per un importo previsto compreso fra 400 mila a 800 mila euro a progetto.
L’azione Asia-Invest Techical Assistance, ha lo scopo di creazione di capacità per imprese asiatiche, finalizzate a preparare la cooperazione commerciale internazionale. In questa azione i contributi possono arrivare fino al 95 per cento per un importo massimo di 150 mila euro a progetto.
Asia-Invest Trade and Investment Facilitation Studies, che si occupa di attività di ricerca di mercato finalizzate a procurare alle imprese analisi approfondite dell'ambiente commerciale e delle opportunità disponibili per le imprese asiatiche. In questo caso i contributi sono pari al 100 per cento dei costi, per un massimo di 250 mila euro. L’azione Asia-Invest Alliance, ha lo scopo è quello di creare capacità e di lavoro in rete per intermediari commerciali in Asia, andando a rafforzare la capacità istituzionale delle organizzazioni intermediarie e i centri d'informazione per coprire il commercio locale e facilitare il commercio con l'Ue.
I contributi possono arrivare fino al 95 per cento dei costi per un importo compreso fra 50 mila e 200 mila euro.
Lo strumento Asia-Invest Forum, promuove progetti inerenti conferenze e workshop per intermediari europei e asiatici finalizzati allo scambio di buone pratiche e di esperienze. I contributi sono pari al 100 per cento dei costi, per un massimo di 250 euro.
Il programma è aperto alla partecipazione di soggetti provenienti da: venticinque stati dell'Ue; paesi in via di sviluppo dell'Asia, destinatari del programma Ala: Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Brunei, Cambogia, Cina, Filippine, India, Indonesia, Laos, Malesia, Maldive, Nepal, Pakistan, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam.
L’invito a presentare proposte con scadenza 7 marzo 2007 promuove due tipologie di azioni. Organizzazione di eventi di Matchmaking e incontri tra imprese europee e asiatiche, con l’obiettivo di agevolare i contatti diretti e i partenariati di lunga durata tra imprese asiatiche ed europee attraverso il sostegno a incontri b2b organizzati in riferimento a uno o più settori identificati come prioritari dai Paesi partecipanti. La dimensione dell'evento, che può essere organizzato in territorio Ue o asiatico, è variabile ma deve essere evidente un orientamento verso l'Asia.
I progetti devono prevedere necessariamente le seguenti attività: attività preparatorie;
attività relative all’organizzazione di incontri e matchmaking; azioni concrete di seguito.
Azioni di capacity building, con l’obiettivo di consentire formazione e aggiornamento delle competenze professionali delle Pmi o delle organizzazioni intermediarie asiatiche. I progetti rivolti alle Pmi devono coinvolgere almeno dieci Pmi asiatiche con sede in almeno due diversi Stati ammissibili, quelli rivolti alle organizzazioni commerciali intermediarie dovranno comprendere il rafforzamento delle loro reti con organizzazioni omologhe europee e altre organizzazioni asiatiche. I beneficiari finali del progetto dovranno essere: persone giuridiche senza fini di lucro che operano quali intermediari d'affari, ovvero organismi del settore pubblico e privato rappresentanti di Pmi, tra cui anche dipartimenti universitari dipartimenti universitari. Il contributo comunitario coprirà in linea di massima fino al 75 per cento dei costi di progetto, ad eccezione dei Paesi Ldc (Last Developed Countries - Paesi meno sviluppati) per i quali il contributo può coprire fino al 95 per cento dei costi. La sovvenzione dell’Ue può andare da un minimo di 100 mila ad un massimo di 600 mila euro. I progetti devono essere presentati da partenariati costituiti da almeno tre organizzazioni di tre diversi Stati partecipanti, dove siano rappresentati sia in versante europeo (Ue, Efta/See, Paesi Candidati) sia quello asiatico.
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