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30/07/2007
E’ nato Iate, il traduttore dell’Ue
Con una cerimonia organizzata dal parlamento europeo e dalla commissione europea è stata aperto ufficialmente al pubblico lo scorso giovedì 28 giugno la banca dati terminologica Iate (InterActive Terminology for Europe), che centralizza in un unico database le preesistenti banche dati terminologiche delle istituzioni e degli organismi dell’Unione europea.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il commissario europeo al multilinguismo Leonard Orban e il vicepresidente del parlamento europeo Miguel Ángel Martínez Martinez, che hanno sottolineato la proficua cooperazione e l’impegno profuso in questo progetto dalle istituzioni e dagli organismi dell’Unione europea al fine di promuovere un pieno multilinguismo, essenziale per garantire l’apertura e la trasparenza del processo europeo.
“La creazione di Iate è il lodevole risultato della proficua cooperazione tra le istituzioni.
Risponde all’esigenza di un uso oculato delle risorse e dimostra che le istituzioni dell’Ue sono al servizio dei cittadini europei”, ha dichiarato il commissario europeo al multilinguismo Leonard Orban. Il vicepresidente Martínez Martínez ha definito l’apertura al pubblico di Iate una “espressione tangibile dell’autentico impegno delle istituzioni per un pieno multilinguismo”.

Obiettivi
L’Unione europea ha 27 Stati membri e 23 lingue ufficiali. Ciascuno Stato membro, al momento di entrare nell’Ue, determina quale o quali lingue desidera siano dichiarate lingue ufficiali dell’Unione.
L’Unione europea utilizza dunque le lingue scelte dagli stessi governi nazionali, e non un’unica lingua franca o un numero ridotto di lingue scelte arbitrariamente e incomprensibili alla maggioranza dei cittadini dell’Unione.
Attraverso Iate nel rispetto del multilinguismo si vuole offrire uno strumento in più per arrivare a capire maggiormente i testi delle istituzioni europee.
Utilizzata già dal 2005 dai servizi di traduzione delle istituzioni europee, Iate mira ad assicurare la coerenza e l’attendibilità della terminologia, indispensabili per produrre testi chiari e privi di ambiguità, e contribuisce quindi a garantire la qualità della comunicazione scritta delle istituzioni e degli organismi dell’Ue in tutte le lingue.
Fin dall’avvio del progetto, nel 2000, è apparsa chiara l’utilità che Iate avrebbe potuto avere per un pubblico assai più vasto di quello costituito dai servizi di traduzione delle istituzioni europee. Rendendo pubblico e gratuito l’accesso a Iate, le istituzioni europee hanno messo questo strumento a disposizione di chiunque voglia utilizzarlo: professionisti, traduttori indipendenti, studiosi e studenti di lingue, ma anche i parlamenti e le amministrazioni nazionali che hanno il compito di trasporre nell’ordinamento nazionale la legislazione europea e di diffondere informazioni sull’Unione europea.

Banca dati
Gli utilizzatori di questa banca multilingue di dati terminologici possono trovare, per un determinato termine nella lingua di partenza, il termine corrispondente in una o più lingue d’arrivo.
Attualmente Iate contiene 8,7 milioni di termini, 500 mila abbreviazioni e 100 mila frasi ed è attiva in tutte le 23 lingue ufficiali dell’Ue. La quantità di dati disponibili varia secondo le lingue, principalmente in funzione dell’”anzianità” di ciascuna lingua in quanto lingua ufficiale dell’Ue.
L’obiettivo a lungo termine è un contenuto equivalente per tutte le lingue ufficiali.
Due caratteristiche contraddistinguono Iate rispetto ai suoi predecessori Eurodicautom, Euterpe e Tis.
In primo luogo, il suo carattere interattivo: ogni traduttore delle istituzioni europee può aggiungere o aggiornare informazioni.
I singoli contributi sono sottoposti dai terminologi dei servizi di traduzione a un’operazione di verifica della validità delle informazioni introdotte o modificate.
In secondo luogo, il suo carattere interistituzionale. Hanno contribuito alla creazione di Iate e contribuiscono al suo costante aggiornamento il Parlamento europeo, il Consiglio, la Commissione, la Corte di giustizia, la Corte dei conti, il Comitato economico e sociale, il Comitato delle regioni, la Banca europea per gli investimenti, la Banca centrale europea e il Centro di traduzione.
All’indirizzo internet http://iate.europa.eu è possibile interrogare il data base dei linguaggi disponibili settando le proprie preferenze di ricerca.
Altre informazioni utili su Iate si possono ottenere andando sui siti: http://europa.eu/languages/ http://ec.europa.eu/dgs/translation/.
L’interfaccia grafica del portale di ricerca semplice e di facile comprensione, fornisce la possibilità di ricercare e tradurre un documento.
Centralizzando tutte le risorse terminologiche dell’Ue in un unico sito web, la banca dati Iate consente di rendere queste informazioni più facilmente accessibili all’utente e di armonizzarne la presentazione.
I costi complessivi di sviluppo della banca dati sono stati per il periodo 1999-2003 pari a 1,41 milioni di euro. I costi annuali di esercizio ammontano per il 2007 a 627 mila euro. Questi costi sono a carico delle istituzioni e degli organismi Ue partecipanti al progetto.

Multilinguismo
Per far conoscere meglio la banca dati terminologica Iate, l’antenna per il multilinguismo in Italia ha organizzato una sessione informativa venerdì 6 luglio, presso la rappresentanza in Italia della commissione europea (Sala del Cide), in presenza della referente linguistica del dipartimento italiano della direzione generale della traduzione Daniela Murillo.

Partner
Hanno contribuito alla realizzazione di Iate e si occupano congiuntamente della gestione della baca dati tutte le principali istituzioni a livello europeo (il parlamento europeo, la commissione europea, la Corte di giustizia, la Corte di conti, il Comitato economico e sociale, il Comitato delle regioni, la Bei, la Bce e il Centro di traduzione).
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