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18/06/2005 |
Digitale: ecco gli orientamenti Ue |
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La Commissione propone un nuovo Quadro strategico i2010 società europea dell’informazione definendo ampi orientamenti politici a favore di un’economia numerica aperta e competitiva in cui le tecnologie innovative siano strumento di integrazione e qualità della vita.
Tra le priorità proposte per le politiche europee della società dell’informazione e dei media quella di una creazione di uno spazio europeo unico dell’informazione con un mercato interno aperto e competitivo.
Le tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (Tic) nei servizi pubblici, nelle Pmi, attestano che un quarto della crescita del Pil dell’Unione Europea e il 40 per cento di quella della produttività è dovuta al livello di ricerca, di investimenti, di utilizzazione e di competitività nel settore dell’informazione e dei media. Servizi, competenze, media e contenuti nel campo delle Tic occupano uno spazio crescente nell’economia e nella società: intelligenza, miniaturizzazione, sicurezza, rapidità, facilità di utilizzazione con una connessione permanente con contenuti disponibili in formati multimediali tridimensionali.
Programma Sia il Settimo Programma Quadro di Ricerca sia il Programma per la Competitività e l’Innovazione danno priorità assoluta, in termini di stanziamento di fondi, alle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione riconosciute come fattore chiave e volano per la competitività. Il Programma Quadro di Ricerca prevede lo stanziamento di 1,8 miliardi di euro complessivi per finanziare la ricerca strategica nelle aree prioritarie delle tecnologie leader europee come la comunicazione mobile, sistemi integrati, contenuti audio-visuali di alta qualità. All’interno del Programma per la competitività e l’innovazione è previsto uno specifico programma dedicato alle Tecnologie della Società dell’informazione che con un budget di 802 milioni di Euro promuoverà la larga diffusione delle applicazioni e delle soluzioni Ict innovative in particolar modo dedicate all’interoperabilità e alla sicurezza.
Spazio Europeo Le Tic sono infatti capaci di trasformare il nostro modo di lavorare, vivere e interagire e i contenuti multimediali sono disponibili in forme nuove e diversificate e possono essere trasmessi indipendentemente dal luogo e dal momento ed adattati ai gusti ed alle attese dei cittadini. La creazione di nuovi contenuti, servizi e modelli economici favoriranno crescita ed occupazione: si calcola che i mercati di contenuti on-line saranno triplicati da oggi al 2008 nell’Europa Occidentale a fronte di un numero di consumatori decuplicato. Si suppone che tale sviluppo investa il settore che rappresenta già l’8 per cento del Pil dell’Unione Europea e l’impatto della convergenza numerica farà sentire i suoi effetti accrescendo la concorrenza istituzionale. Se l’Europa vuole sfruttare pienamente il suo potenziale economico occorre un approccio politico proattivo per stimolare lo sviluppo dei mercati e la promozione della società della conoscenza nel rispetto della protezione, sicurezza e salute del consumatore. Quattro le sfide da affrontare: aumentare la velocità dei servizi tramite la banda larga per fornire contenuti di qualità, accrescere la sicurezza giuridica per predisporre servizi con ricchi contenuti, promuovere l’interoperabilità di impianti e piattaforme e migliorare la sicurezza per rendere Internet più sicuro nei confronti di frodi, defaillance tecnologiche per accrescere la fiducia di investitori e consumatori.
Innovazione Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione costituiscono i principali fattori di produttività e di crescita economica in settori chiave quali ricerca ed innovazione. L’Europa infatti rappresenta circa un terzo delle vendite nel settore ed è leader mondiale nel campo delle comunicazioni elettroniche con il 40, 50 per cento del reddito dei principali attori mondiali ed è in posizione di punta in settori quali i microsistemi ed i sistemi integrati. La ricaduta positiva delle Tic risulta nella loro integrazione in prodotti e servizi, nell’adozione di nuovi modelli economici e nei mutamenti strutturali e di competenza. Le imprese migliorano la loro produttività ma sono ancora condizionate da carenze di interoperabilità, di affidabilità e sicurezza, da difficoltà di riorganizzazione e integrazione delle Tecnologie Informatiche e della Comunicazione sui posti di lavoro e da elevati costi delle azioni di sostegno. Negli anni a venire aumenterà l’impiego delle Tic da parte delle imprese e di pari passo l’adattamento professionale per un uso efficace delle tecnologie innovative nell’ambiente di lavoro per un’organizzazione flessibile sicura e qualificata del lavoro stesso. Si entra in un’era di proposte e soluzioni di commercio elettronico basate sulle Tic integrate, servizi in linea sicuri e strumenti di collaborazione che permettano di migliorare la produttività del lavoro.
Proposta La proposta dell’Unione europea i2010 mira a rafforzare la posizione dell’Europa nel settore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione supportando, nell’ambito del settimo Programma Quadro, le tecnologie al servizio di conoscenze, reti di comunicazione avanzate ed aperte, software sicuri ed adattabili e sistemi integrati. Per quanto concerne gli investimenti in ricerca e innovazione la Commissione propone un aumento del sostegno della ricerca dell’80 per cento con iniziative atte ad incoraggiare gli investimenti privati in ricerca ed innovazione delle Tic proposte per una società dell’informazione per tutti in linea con le strategie comunitarie per la coesione 2007-2013. Sul piano economico, sociale, etico e politico si consoliderà la coesione sociale, economica e territoriale rendendo i prodotti e servizi innovativi più accessibili e più efficaci in rapporto ai costi. La qualità della vita migliorerà con l’utilizzo efficace delle TIC riscontrandole nei servizi sociali, sanitari e medici che saranno resi più efficienti ed efficaci con un controllo ambientale più attento e con un’opera di prevenzione e di gestione di catastrofi naturali.
Integrazione La convergenza numerica pone nuove sfide alla partecipazione di tutti alla Società dell’Informazione e la Commissione intende proporre entro il 2008 un’iniziativa europea per l’integrazione che affronterà aspetti come l’uguaglianza di possibilità, le competenze in Tecnologie innovative. Essa prevede una messa a disposizione di tutti gli strumenti disponibili in materia di cultura digitale e di ricerca ed in particolare l’integrazione nelle linee direttrici strategiche per l’utilizzo dei fondi strutturali, di fondi di sviluppo agricolo, del sostegno regionale, dell’intervento regolamentare e ricerca. La Commissione incoraggerà i servizi pubblici nell’utilizzo delle Tic e proporrà un piano d’azione per l’amministrazione elettronica ed orientamenti strategici con progetti di dimostrazione a livello operativo per sperimentare soluzioni tecniche, giuridiche e strutturali nel campo dei servizi pubblici innovativi. Inoltre saranno diffusi gli orientamenti politici sull’e-accessibility e la copertura territoriale della banda larga e proporrà un’iniziativa europea sull’e-inclusion (2008).
Strumenti La Commissione Europea nel quadro della Strategia di Lisbona e in particolare di i2010 elabora delle proposte per aggiornare i quadri regolamentari (normativi) per i servizi della Società dell’Informazione per sfruttare pienamente il mercato interno. Utilizzerà i mezzi finanziari comunitari per stimolare gli investimenti nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e supporterà le politiche relative all’e-inclusion ed alla qualità della vita. Gli Stati membri nel quadro dei programmi nazionali di riforma da adottare per la metà di ottobre 2005 dovranno definire le priorità per la Società dell’Informazione conformi alle direttive per la crescita e l’occupazione che insistono sull’importanza delle Tecnologie dell’Informazione e che condurrebbero gli Stati membri ad una trasposizione rapida dei nuovi quadri normativi per la convergenza digitale, soprattutto in ordine a mercati aperti e concorrenziali. Le parti in causa dovrebbero essere impegnate in un dialogo aperto e costruttivo per sostenere una società della conoscenza innovativa. I partners industriali dovrebbero concordare in investimenti nella ricerca e tecnologia in materia di Tic mentre gli Stati membri dovrebbero ogni anno presentare rapporti di realizzazione di programmi di riforme secondo gli accordi di Lisbona. |
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