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17/09/2005 |
Innovazione: 380 mln alle Pmi del Sud |
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I ministeri delle Attività produttive e per l’Innovazione tecnologica varano due provvedimenti destinati alle aziende per un importo totale di circa 560 milioni di euro. Di questi, ben 380 sono diretti alle Pmi che operano nelle regioni Obiettivo 1, tra cui rientra la Campania. Obiettivo del decreto è finanziare le innovazioni di processo e di prodotto nelle imprese, per favorire lo sviluppo della competitività, delle attività di export e della digitalizzazione delle aziende. Tra le attività agevolate, l’adozione di strumenti informatici per la gestione delle fasi di approvvigionamento e commercializzazione dei prodotti. Beneficiari degli aiuti sono aziende del settore del trasporto, agro-industriale e artigiane. Contributi anche per i centri di ricerca da queste partecipati. Le domande potranno essere presentate entro sessanta giorni dalla pubblicazione del bando.
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Il decreto in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, è emanato dal ministro delle Attività produttive, guidato da Claudio Scajola, di concerto con il ministro per l’Innovazione e le tecnologie, Lucio Stanca, per l’attuazione di un intervento di promozione dello sviluppo dell’innovazione digitale, cui sono destinati 360 milioni di euro. Le proposte progettuali possono essere presentate da parte di raggruppamenti di grandi imprese e piccole e medie imprese, inclusi i relativi centri di ricerca, con l’eventuale partecipazione di università e enti pubblici di ricerca, entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del decreto.
Finalità Il decreto mira a favorire la formazione di raggruppamenti di grandi imprese e di quelle piccole e medie dell'indotto, compresi i relativi centri di ricerca, per sostenere quei settori, come l'Ict, contraddistinti da un'elevata innovazione di prodotto, cioè quelli in cui il fattore critico della innovazione è costituito dalla tecnologie digitali. Il decreto prevede, quale finalità, la realizzazione di poli tecnologici che presentino potenzialità di export sui mercati internazionali attraverso la loro capacità di innovare radicalmente il prodotto. Il fattore di innovazione del prodotto è rappresentato dalle tecnologie digitali e i settori sensibili sono quelli che presentano progetti di innovazione di prodotto con i seguenti requisiti : - uno stadio di sviluppo avanzato; - una potenzialità di crescita occupazionale qualificata in un arco temporale da 2 a 5 anni; - un'analisi già definita di posizionamento sui mercati internazionali e la presenza di eventuali partenariati internazionali o nazionali anche per attività di internazionalizzazione; - una promozione dell'indotto attraverso aggregazione di un elevato numero di piccole e medie imprese qualificate. - partecipazione di università e centri di ricerca Premialità sono previste anche per programmi di ricerca internazionale.
Beneficiari I beneficiari sono le grandi imprese in aggregazione comprese le piccole e medie imprese ed i relativi centri di ricerca, non necessariamente contigui, con l’ eventuale ma non obbligatoria presenza di università ed enti di ricerca. Le proposte progettuali indicativamente devono evidenziare i prodotti attesi ed il mercato di riferimento ed i conseguenti effetti sulle quote di export e sull’occupazione attesa. Inoltre vanno individuati gli obiettivi di breve-medio e di lungo periodo che nell’ambito dell’iniziativa proposta si intendono perseguire, i soggetti coinvolti, la localizzazione geografrica, il programma temporale complessivo del progetto, tecnologie digitali prevalenti e risorse umane coinvolte e l’eventuale partenariato internazionale e nazionale. Relativamentee alla struttura ad alto contenuto tecnologico vanno evidenziate la dimensione delle imprese eventuale organizzazione in filiera e la tipologia di relazione tra i soggetti.
Progetti Durata del progetto non inferiore a 18 mesi e non superiore a 48 mesi. Il costo complessivo del progetto non deve essere inferiore a 10 milioni di euro e non superiore a 24,5 milioni. Lo stanziamento pubblico ammonta a 360 milioni di euro, di cui 191 milioni destinati alle Regioni Obiettivo Uno. Lo scopo è attivare progetti per complessivi 400 milioni di euro. Il finanziamento prevede che il 10 per cento del costo di progetto sia a fondo perduto. L’80 per cento del costo del progetto attraverso credito agevolato a un tasso di interesse dello 0,5 per cento a valere sulla Cassa Depositi e prestiti. Il 10 per cento del costo del progetto attraverso credito bancario a tasso ordinario. I progetti vanno presentati entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, che avverrà entro il mese di settembre. I progetti verranno valutati da una commissione mista entro trenta giorni dalla data di scadenza del progetto.
Programma Altri 270 milioni sono stanziati per i programmi di innovazione di processi strategici aziendali tramite applicazioni informatiche per rafforzare i rapporti di integrazione e cooperazione nell'ambito dei distretti e delle filiere. I nuovi processi aziendali sono quelli relativi alle fasi di ideazione, approvvigionamento, produzione, distribuzione e commercializzazione, finalizzati allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi ed alla riduzione dei costi aziendali. Le risorse finanziare sono stanziate per l'innovazione di processo per agevolare programmi di sviluppo pre-competitivo, compresi anche l'attività di ricerca industriale e le attività dei connessi centri di ricerca, finalizzati a promuovere piani di innovazione digitale nei processi aziendali critici, rafforzando l'aggregazione di distretti e filiere industriali. I programmi di sviluppo pre-competitivo devono essere finalizzati alla sperimentazione e alla realizzazione, mediante applicazioni informatiche innovative, di nuovi processi azendali connessi all'ideazione, approvvigionamento, produzione, distribuzione, commercializzazione e internazionalizzazione. Le azioni devono essere mirate non solo all'evoluzione di nuovi prodotti e servizi ma anche alla riduzione dei costi aziendali per l'aumento della competitività. I soggetti beneficiari finali sono i consorzi e società consortili costituiti o da costituirsi partecipati almeno al 50 per cento da Pmi che presentino una stabile organizzazione in Italia, a condizione che la partecipazione al fondo o al capitale sociale dei seguenti soggetti sia superiore al 50 per cento. Per le aree depresse la partecipazione delle Pmi è fissata al 30 per cento.
I settori beneficiari sono: a) imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi e relativi centri di ricerca; b) imprese del trasporto e relativi centri di ricerca; c) imprese agro-industriali e relativi centri di ricerca; d) imprese artigiane; i soggetti possono presentare domanda anche congiuntamente con Università ed Enti pubblici di Ricerca Lo stanziamento pubblico ammonta a 270 milioni di euro di cui 191 milioni da destinare a regioni Obiettivo1. L’iniziativa attiverà progetti per complessivi 300 milioni di euro. L'agevolazione finanziaria prevede la seguente formula: - il 10 per cento dello stanziamento è a fondo perduto ; - l' 80 per cento è erogato con un credito agevolato (0,5 per cento) dalla Cassa Depositi e Prestiti; - il restante 10 per cento è al tasso ordinario bancario .
Valutazione I progetti saranno valutati tenendo conto dell’originalità dell’innovazione, adeguatezza finanziaria, capacità tecnico scientifica, efficacia della aggregazione, effetti sull’integrabilità nella filiera, sulla produttività, sulla qualità del prodotto, sull’incremento dell’export, sull’impatto dell’occupazione. -----------------------------------------------------------------
Il bando in sintesi
Obiettivo - favorire la diffusione dell’innovazione di prodotto e di processo all’interno delle imprese. Destinatari - Pmi del settore del trasporto, agro-industriale e artigianato e centri di ricerca da questi partecipati. Fondi - 560 milioni, di cui 380 destinati alle regioni obiettivo 1. Domande - entro sessanta giorni dalla pubblicazione del bando.
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