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22/11/2005
Fondi Ue, comunicazione primo obiettivo
Il 25 e 26 ottobre si sono svolti a Bruxelles gli incontri annuali fra le Regioni italiane dell’Obiettivo 1 e la Commissione europea sullo stato di avanzamento del quadro comunitario di sostegno (Qcs). All’ordine del giorno un importante punto sulla comunicazione dei Fondi Strutturali relativo sia all’attuale periodo di programmazione 2000-2006 sia a quello 2007-2013. Il Denaro intervista Emanuela Poli, dirigente dell’ufficio Comunicazione del dipartimento per le politiche di sviluppo del ministero dell’Economia e delle Finanze e responsabile del Piano di comunicazione del Qcs 2000-2006 Obiettivo 1.


Domanda. Quali sono le linee guida della Commissione europea sulla Comunicazione?
Risposta. La Commissione ha ricordato che il compito di sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo che Europa e Stati membri svolgono nel sostegno allo sviluppo socio-economico dei territori dipende principalmente dalle autorità di gestione responsabili dell’attuazione dei Por. Secondo la Commissione, l’Italia ha raggiunto questo obiettivo. Sono state segnalate alcune zone d’ombra sul rispetto da parte degli enti attuatori delle norme che prevedono l’adozione della cartellonistica di cantiere e delle targhe permanenti per dare visibilità agli interventi cofinanziati.
D. Quali i problemi?
R. Non risultano rispettati i requisiti fissati dal regolamento n. 1159 del 2000, che prescrive di posizionare cartelloni con il logo dell’Unione europea nei cantieri di progetti infrastrutturali che superino i 3 milioni di euro (500 mila euro nel caso di progetti Sfop) e di sostituirli, dopo sei mesi dal completamento, con targhe commemorative permanenti, ben visibili e accessibili al pubblico, che ricordino il contributo finanziario dell’Unione.
D. Quali rischi si corrono nel caso del mancato rispetto di queste disposizioni?
R. Rischi seri. Il mancato rispetto può condurre al disimpegno dei fondi o a una correzione finanziaria. Ricordiamoci che il primo settembre scorso la Commissione ha ridotto il contributo europeo concesso al nuovo aeroporto di Atene a Spata di 12.7 milioni di euro e che la riduzione è in parte dovuta al non rispetto delle regole in materia di informazione.
D. Quali le raccomandazioni formulate dalla Commissione?
R. Per quanto riguarda le targhe e i cartelloni installati, le autorità di gestione sono chiamate a verificarne la conformità con le disposizioni europee e a promuovere le sostituzioni di quelli che non risultino conformi. Relativamente alle note, comprese quelle prodotte dagli organismi intermedi, con le quali vengono notificate ai beneficiari le concessioni di contributo, devono riportare espressamente la menzione del cofinanziamento da parte dell'Ue.
D. Che cosa sta facendo in questo senso il ministero dell’Economia?
R. Il dipartimento per le Politiche di sviluppo del ministero dell’Economia ha prodotto delle linee guida operative sull’applicazione del regolamento. La brochure è distribuita nei mesi scorsi alle autorità di gestione, che hanno provveduto a una diffusione sul territorio, e è stata pubblicata sul sito web del Quadro comunitario di sostegno (www.qcs.tesoro.it). Ci stiamo attivando per una ristampa e una diffusione presso i beneficiari dei fondi strutturali.
D. E nel prossimo periodo di programmazione 2007-2013 quali disposizioni per la comunicazione sui fondi strutturali?
R. Nella bozza di regolamento generale i sono tre capitoli sulla comunicazione. Uno è relativo ai piani di comunicazione dei vari programmi, che le autorità di gestione devono redigere e trasmettere alla Commissione entro tre mesi dall’approvazione. Un altro è relativo alle azioni di informazione e pubblicità indirizzate ai potenziali beneficiari e al grande pubblico. E’ rilevante che la bozza di regolamento individui con chiarezza che la responsabilità di informare l’opinione pubblica su quanto fatto grazie ai fondi strutturali spetta sia alle autorità di gestione sia ai beneficiari dei finanziamenti e che questi ultimi dovranno rispettare requisiti più stringenti per quanto riguarda la cartellonistica di cantiere e le targhe permanenti. Un terzo capitolo è dedicato alle reti dei comunicatori dei fondi strutturali.
D. Quali sono le principali novità contenute nella bozza di regolamento rispetto al passato?
R. In primo luogo, come accennavo prima, le disposizioni sulla cartellonistica di cantiere e sulle targhe permanenti sono più stringenti. Dal 2007 tutte le opere cofinanziate, e non più solo quelle che superano una certa soglia di finanziamento, dovranno essere segnalate in quanto tali e quindi riportare il logo dell’Unione europea e alcuni slogan.
D. Ci spieghi meglio. Che tipo di slgoa intendete usare?
R. Per le opere cofinanziato con il Fesr lo slogan è: “Fondo Europeo di Sviluppo Regionale: L’Europa investe nel tuo futuro”. Per il Fse è: “Fondo Sociale Europeo: Lavoro e opportunità per tutti”. Inoltre, ogni anno in corrispondenza del 9 maggio, la festa dell’Europa, per una settimana la bandiera dell’Unione europea dovrà essere esposta in tutti i siti dei progetti cofinanziati e nei centri di formazione in cui si tengono corsi cofinanziati dal Fondo Sociale.
D. Per questo periodo di programmazione che sta per chiudersi, che cosa si sta facendo?
R. Tutte le Autorità di Gestione, sia dei Programmi Operativi Regionali sia di quelli Nazionali sia del Qcs, sono nel pieno dell’attuazione dei loro Piani di comunicazione. Moltissimo è stato fatto, ad esempio, in termini di organizzazione di eventi, di diffusione di documentazione, di aggiornamento dei siti web e anche di comunicazione sui media, con campagne pubblicitarie. Si è anche imparato a lavorare di più insieme, con incontri più frequenti dei comunicatori dei Fondi strutturali, come quelli periodicamente organizzati dal Dipartimento per le Politiche di Sviluppo a Roma o come quello organizzato a Bologna nell’ambito del ComPa dalla struttura di comunicazione del Por Campania.
D. E poi?
R. Abbiamo anche realizzato insieme alcuni progetti, come i cataloghi di opere cofinanziate, che si sono rivelati di grande efficacia per informare l’opinione pubblica su quanto viene concretamente realizzato sul territorio grazie ai Fondi strutturali. Fare rete e lavorare insieme è certamente la lezione imparata dalle attività di comunicazione che ci porteremo con noi anche nel futuro. Strutturare gli interventi è l’obiettivo primario della programmazione europea.
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