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ENTI LOCALI 15/11/2006
Piccoli comuni: ecco la nuova strategia
Il Governo sta mettendo appunto dei cambiamenti nelle strategie per la gestione associata dei servizi comunali.
Le azioni intraprese sono: gestione obbligatoria dei servizi in maniera associata di molte funzioni per quei comuni al di sotto dei tre mila abitanti e per quei comuni tra i tremila e i diecimila abitanti che non riescono ad assicurare i livelli di qualità dei servizi richiesti da parte dell’autority del Viminale.
L’effetto di questa norma coinvolgerebbe circa 7mila comuni cioè più dell’85 per cento dei comuni italiani.
Con il decreto del 4 ottobre scorso concernente i certificati relativi alla richiesta di contributo erariale spettante alle unioni di comuni e alle comunità montane per l'anno 2006, per i servizi in forma associata, pubblicato sulla Gu n. 245 del 20 ottobre 2006, il Ministero dell’Interno, ha avviato le procedure per l’assegnazione alle Unioni di Comuni e alle Comunità Montane delle risorse sottoforma di contributi per la gestione associata delle funzioni comunali.Obiettivo degli interventi è favorire il risparmio e l’efficienza delle risorse.

Strategia
Questa strategia si inserisce in un piano che nel corso degli anni ha visto la creazione di numerose Unioni di Comuni, nate con lo scopo di gestire in forma associativa servizi che altrimenti da soli i comuni non riuscirebbero ad erogare e di Comunità Montane, nate con lo scopo di valorizzazione del territorio, soprattutto dal punto di vista delle infrastrutture. La nuova finanziaria interviene fissando un principio di concorrenza fra Unioni e Comunità montane, infatti un comune non potrà essere parte di una Comunità Montana e di una Unione di Comuni allo stesso tempo e avrà sei mesi di tempo per decidere da che parte stare. In Campania sono 27 le Comunità Montane interessate che coinvolgono all’incirca 300 enti comunali, mentre le Unioni dei Comuni sono 14 e coinvolgono 65 comuni.

Contributi
Sulla Gazzetta sono disponibili anche i moduli per ottenere i contributi che verranno erogati per l’ultima volta secondo questi criteri. Infatti la nuova finanziaria indica come nuovo parametro di valutazione per la concessione di contributi, la quantità dei risparmi di spesa effettivamente realizzati con il progetto di unione e fusione dei servizi comunali.
Gli enti interessati dovranno inviare un‘apposita certificazione relativa alle spese sostenute in relazione ai servizi conferiti in gestione associata, al fine di determinare la quota statale di contributo spettante. In caso di prima istituzione delle unioni, o di variazione del numero dei comuni, o di variazione del numero dei servizi dovrà essere prodotta una idonea certificazione in merito allo scopo di ottenere il contributo.

Moduli
I moduli da presentare sono gli allegati A, B, C, D e E.
Nell'allegato A, le Unioni di Comuni e le Comunità Montane svolgenti l'esercizio associato di funzioni comunali costituitesi a decorrere da gennaio 2006, dovranno indicare i servizi esercitati in forma associata e attestare, complessivamente, le spese correnti e le spese in conto capitale impegnate in relazione ai predetti servizi da ciascuno dei comuni interessati, così come desunte dall'ultimo rendiconto approvato.
Per i servizi per i quali non si dispone di dati finanziari desumibili dai rendiconti, gli enti interessati dovranno indicare gli elementi di previsione negli appositi prospetti delle spese correnti e delle spese in conto capitale corredati da specifica ed analitica relazione esplicativa, dei dati stessi. Le certificazioni devono riferirsi ai servizi effettivamente gestiti in forma associata.
Nell’allegato B, le Unioni di Comuni e le Comunità Montane, svolgenti l'esercizio associato di funzioni comunali, che percepivano il contributo statale antecedentemente all'anno 2006, possono indicare eventuali variazioni intervenute in ordine al numero dei comuni che costituiscono le Unioni ed in ordine al numero dei servizi gestiti dalle stesse Unioni e dalle Comunità Montane.
Nell’allegato C, le Unioni di Comuni alle quali è stato attribuito per l'anno 2005 il contributo statale calcolato solo in base agli articoli 3 e 4 del Decreto del Ministro dell'Interno n. 289 del 2004, dovranno indicare i servizi esercitati in forma associata, con l’attestazione, delle spese correnti e delle spese in conto capitale impegnate, in relazione ai predetti servizi, da ciascuno dei comuni interessati così come desunte dall'ultimo rendiconto approvato.
Per i servizi, per i quali non si dispone di dati finanziari desumibili dai rendiconti, gli enti interessati dovranno indicare gli elementi di previsione negli appositi prospetti delle spese correnti e delle spese in conto capitale corredati da specifica ed analitica relazione esplicativa, dei dati stessi.
Con l’allegato D, le Unioni di Comuni e le Comunità Montane nei confronti delle quali, a decorrere dall'anno 2006, deve essere effettuata la rideterminazione triennale del contributo erariale ai sensi del comma 5 dell'articolo5 del decreto del Ministro dell'Interno primo ottobre 2004, n. 289, dovranno attestare le spese correnti e le spese in conto capitale impegnate per i servizi gestiti in forma associata, così come desunte dal rendiconto dell'anno 2005 approvato. La certificazione dovrà essere compilata e trasmessa dagli enti locali che dall'anno 2003 percepiscono il contributo statale calcolato ai sensi degli articoli 3, 4 e 5 del citato Decreto Ministeriale.
Con l'allegato E, i raggruppamenti di comuni dovranno dichiarare e attestare l'effettivo esercizio o meno dei servizi conferiti in gestione associata.
Gli allegati dovranno essere inviati al Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Direzione Centrale della Finanza Locale - Sportello unioni - Piazza del Viminale - Roma. E’ importante inviare in tempo la domanda di partecipazione.
Uno dei criteri di accesso ai fondi, infatti, è proprio la presenza tempestiva delle domande.
Le domande saranno valutate anche in base alla percentuale di cofinanziamento del progetto da parte degli enti locali che decidono di accedere ai contributi messi in atto dal ministero.
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