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AMBIENTE 24/11/2006 |
Pubblicato il bando di gara della Misura 1.7 POR Campania 2000/2006 |
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Con Decreto Dirigenziale n. 955 del 14/11/2006, pubblicato sul Bollettino Ufficiale del 20/11/2006, è stato approvato il bando di gara regime di aiuto a favore delle PMI per l’attuazione delle Azioni e) e g) del POR Campania 2000/2006 Misura 1.7. diretto all'aiuto alle imprese per l’adeguamento tecnologico di impianti destinati al recupero di materia da rifiutiazione, per la realizzazione di impianti destinati al recupero di materia da rifiuti provenienti da particolari categorie produttive e per la realizzazione di impianti di recupero energetico per quei rifiuti non altrimenti recuperabili
Obiettivi perseguiti L’Asse 1 “Risorse Naturali” del POR Campania 2000-2006 è finalizzato a ottimizzare gli usi e migliorare il governo di tali risorse al fine di garantire la conservazione e la riproduzione delle stesse nel lungo periodo, il loro corretto utilizzo e sfruttamento ovvero a contenere e ridurre la pressione sull’ambiente. La misura 1.7 è diretta, attraverso lo sviluppo di nuove attività e sistemi produttivi, a promuovere e valorizzare i sistemi locali naturalistici, a premiare le soluzioni eco efficienti, contenere i processi di deterioramento e le loro cause a scala locale e globale, promuovere le conoscenze ed il controllo sui parametri di riferimento per la gestione e la protezione delle risorse. La Misura 1.7 “Sistema regionale di gestione e smaltimento dei rifiuti” vuole far crescere intorno alla gestione dei rifiuti una filiera di attività tra loro connesse di raccolta, stoccaggio, recupero/riciclaggio, con parallelo sviluppo di un articolato sistema di imprese.
Oggetto Il presente bando stabilisce i criteri per l’attribuzione delle agevolazioni a favore delle imprese che investono nell’utilizzo di tecnologie e processi produttivi che consentano sia la prevenzione, la riduzione e/o l’eliminazione degli impatti e delle pressioni ambientali, sia un utilizzo più razionale delle risorse all’interno del proprio ciclo di produzione, nonché l’uso dei rifiuti come risorsa, nella logica di uno sviluppo sostenibile. Le azioni e) e g) della Misura prevedono la concessione di aiuti finanziari, alle imprese per la realizzazione di impianti e per l’adeguamento tecnologico degli impianti esistenti destinati al recupero di materia da rifiuti provenienti da particolari categorie produttive, e per la realizzazione di impianti di recupero energetico per quei rifiuti non altrimenti recuperabili. Obiettivo dell’azione è quello di favorire lo sviluppo di attività industriali a valle della raccolta differenziata per la valorizzazione economica delle frazioni selezionate.
Scadenza Le domande dovranno essere inviate tramite raccomandata A/R entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando sul BURC avvenuta il 20.11.06.
Destinatari - Impianti destinanti al trattamento al recupero di materia dai rifiuti: trattamento inerti, autoveicoli, beni durevoli, ingombranti, compostaggio di qualità, recupero materie plastiche; - Impianti destinati alle attività di recupero di rifiuti. Le imprese beneficiare devono avere sede operativa nel territorio della Regione Campania e operare in uno dei seguenti settori, individuati con riferimento al codice di cui alla Classificazione Istat relativo all’attività effettivamente svolta o prevista nell’unità locale oggetto del programma di investimenti: - DN (altre industrie manifatturiere) 37 Recupero e preparazione per il riciclaggio; - E 40.11 Produzione di energia elettrica; - E 40.3 Produzione e distribuzione di calore.
Tipologie di investimento Le tipologie di attività ammissibili sono riconducibili: - (azione E) all’adeguamento tecnologico degli impianti esistenti destinati al recupero di materia dai rifiuti: trattamento inerti, autoveicoli, beni durevoli, ingombranti, compostaggio di qualità, recupero materie plastiche. L’adeguamento tecnologico deve essere finalizzato a implementare le attività di recupero e/o migliorare le condizioni/performance ambientali delle aziende interessate. Sono esclusi interventi finalizzati al raggiungimento della conformità agli obblighi previsti dalla normativa vigente. Si precisa che per “impianto esistente” deve intendersi un impianto che sia in funzione o costruito e, comunque, dotato di tutte le autorizzazioni ai sensi della normativa vigente; - (azione G) alla realizzazione di impianti destinati al recupero di materia da rifiuti provenienti da particolari categorie produttive e per la realizzazione di impianti di recupero energetico per quei rifiuti non altrimenti recuperabili. In particolare, , verrà finanziata la realizzazione di impianti destinati alle attività di recupero di rifiuti di cui agli artt. 214, 215 e 216 del D. Lgs. 152/06 e regolamentati nell’Allegato 1 – SubAllegato 1 del D.M. 05/02/1998, così come modificato dal D.M. n. 186/06 -ad esclusione delle categorie 14 (rifiuti recuperabili da RU e da rifiuti speciali non pericolosi assimilati per la produzione di CDR), 16 (rifiuti compostabili), 17 (rifiutare cuperabili con processi di pirolisi e gassificazione)- e nell’Allegato 1 – SubAllegato 1 del D.M. 12/06/2002 n. 161.
Intensità dell’agevolazione L’ammontare massimo del contributo richiesto, è fissato in € 1.000.000,00 per le attività inerenti l'azione e) e in € 2.000.000,00 per le attività inerenti l'azione g). L’intensità massima degli aiuti è pari al 50% delle spese agevolabili. L’impresa dovrà investire almeno il 25% di mezzi propri all’interno dell’iniziativa.
Spese ammissibili Sono ammissibili al finanziamento esclusivamente le spese conformi al Regolamento (CE) n. 488/2004 in materia di ammissibilità delle spese concernenti operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali. Le spese devono essere funzionali alle finalità del programma di spesa e commisurate allo svolgimento dell’attività ammissibile. Le spese ritenute ammesse sono: A. Le spese relative alle progettazioni e studi comprendono le seguenti categorie di spese: a) progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici; b) direzione lavori; c) studi di fattibilità tecnico-economico-finanziaria; d) oneri per le concessioni edilizie; e) collaudi di legge; f) prestazioni di terzi per l’ottenimento delle certificazioni di qualità e ambientali secondo standard e metodologie internazionalmente riconosciuti. B. L’acquisto di terreni non edificati (escluso le spese notarili) rappresenta una spesa ammissibile ai fini del presente bando a condizione che: a) sussista un nesso preciso fra l’acquisto del terreno e gli obiettivi dell’investimento; b) il costo dell’acquisto del terreno non superi il 10% del costo totale degli investimenti ammissibili; c) un professionista qualificato indipendente o un organismo debitamente autorizzato fornisca una certificazione nella quale si confermi che il prezzo d’acquisto non è superiore al valore di mercato, qualora tale valore non risulti da parametri oggettivi ed incontestabili. C. Le spese relative alle opere murarie ed assimilate possono comprendere le seguenti voci: a) la costruzione di nuovi fabbricati; b) l’acquisto di un immobile esistente; c) il restauro, la ristrutturazione e la riqualificazione di immobili; d) l’acquisto e l’installazione di impianti generali (riscaldamento, condizionamento, idrico, elettrico, sanitario, metano, allarme, di controllo a mezzo circuiti chiusi, antincendio, ascensori, elevatori, etc.); e) l’acquisto e l’installazione di cabine elettriche, metano, etc; f) le opere di allacciamento alle reti esterne; g) la realizzazione di strade, piazzali, recinzioni, tettoie, basamenti per macchinari e impianti, etc. D. Le spese relative alla voce impianti ricomprendono quelle relative all’acquisto di macchinari, di impianti di produzione e di attrezzature (compresi mobili e attrezzature per ufficio). Sono, inoltre, spese ammissibili quelle relative ai sistemi di macchine, le parti complementari, gli accessori, i macchinari e le attrezzature fisse o semoventi per manipolare, trasportare e sollevare materiali, operanti esclusivamente nell’ambito dell’unità locale finanziata. E. Le spese relative ad investimenti immateriali sono ammesse alle agevolazioni a condizione che si tratti unicamente di spese finalizzate all’acquisizione di : a) brevetti; b) licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche brevettate; c) conoscenze tecniche non brevettate (software, pacchetti informatici, etc.). F. Le spese relative ai Servizi reali comprendono le spese relative a consulenze specialistiche destinate a: F.1 Trasferimento di nuove tecnologie: progettuali, organizzative e produttive Area sistemi energetici e antinquinamento 1. “Audit” ambientale; 2. Analisi dei consumi energetici e pianificazione di interventi di risparmio energetico; 3. Introduzione di sistemi tecnologici avanzati per il disinquinamento in relazione all’attività produttiva; 4. Valutazione dell’impatto ambientale ed introduzione di sistemi di prevenzione dell’impatto medesimo: 5. Sistema di certificazione ambientale. F.2 Sviluppo di sistemi di qualità Area prodotto/processo 1. Valutazione del sistemi di qualità e conformità con le norme ISO-UNI; 2. Piani di qualità; 3. Manuale della qualità; 4. Informazione e formazione su norme, standard e tecniche per la qualità; 5. Sistemi di certificazione; Area della qualità totale 1. Analisi del livello di soddisfazione del cliente; 2. Analisi del valore; 3. Sistemi di misura delle prestazioni interne; 4. Analisi dei punti critici, delle priorità, della praticabilità dello sviluppo quantitativo; 5. Formazione; 6. Sistemi di visibilità, motivazione e mobilitazione dei gruppo di miglioramento.
Valutazione La valutazione dei progetti presentati verrà effettuata assegnando a ciascuna iniziativa proposta un punteggio calcolato applicando i criteri di valutazione seguenti: - Rilevanza della componente giovanile; - Competenze specifiche dei soggetti proponenti nel settore di intervento ed in relazione ai contenuti del progetto; - Contenuto di innovazione del progetto; - Compatibilità ambientale; - Impatto occupazionale complessivo; - Impatto occupazionale con riferimento a soggetti deboli (giovani, donne, soggetti svantaggiati); - Partecipazione finanziaria del soggetto proponente; - Agevolazione richiesta in misura inferiore rispetto al massimo previsto; - Localizzazione dell’iniziativa nei comuni che rientrano in progetti integrati complessi; - Iniziativa che prevede un collegamento funzionale tra due o più imprese; - Tempi di realizzazione dell’iniziativa; - Coerenza dell’iniziativa con le strategie di sviluppo locale; - Aspetti qualitativi del progetto.
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