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Educazione-Formazione 25/07/2007
Contributi per la formazione dalla Legge 263 del 1993
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale – Regione Campania. Legge 236/93 - Decreto Ministero del Lavoro n. 107 del 2006: Avviso pubblico per la presentazione di piani formativi aziendali e pluriaziendali per lavoratori occupati ed in Cassa Integrazioni Guadagni Straordinaria (CIGS). Scadenza: 20.09.2007.

 Oggetto
L’avviso mira a sostenere e orientare piani formativi aziendali e pluriaziendali al fine di aggiornare ed accrescere le competenze dei lavoratori e sviluppare la competitività delle imprese.
I piani formativi possono essere diretti alle seguenti tipologie di lavoratori:
A)lavoratori collocati in cassa integrazione guadagni straordinaria, di qualsiasi impresa privata;
B) lavoratori dipendenti di qualsiasi impresa privata.

 Piano formativi
Il Piano Formativo è una proposta progettuale per la formazione continua di lavoratori, concordata tra le parti sociali, rispondente ad esigenze aziendali o pluriaziendali.
I Piani aziendali riguardano una sola azienda. I Piani pluriaziendali riguardano più aziende, piccole e medie, e sono relativi al raggiungimento di un medesimo obiettivo, o ad uno stesso contenuto tematico, o a metodologie e strumentazioni comuni. I Piani pluriaziendali potranno riguardare aziende di uno specifico settore (progetti settoriali) ovvero di un determinato territorio (progetti territoriali).
Il piano formativo è composto da:
1. un documento di accordo sottoscritto con le Parti Sociali, in cui sono motivate le finalità del Piano; sarà sufficiente che l’accordo sia siglato dalle rappresentanze sindacali presenti in azienda e dall’azienda stessa. Qualora a livello aziendale non risultino rappresentanze sindacali, sarà necessaria l’adesione della segreteria almeno provinciale di un’ organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa e firmataria dei contratti collettivi nazionali di lavoro.
2. un elaborato tecnico-progettuale, nel quale sono descritti e sviluppati gli interventi formativi (progetto esecutivo);
3. il piano finanziario, relativo alla realizzazione del progetto esecutivo;
4. altri documenti (studi, analisi dei fabbisogni, ecc.) che accompagnano ed integrano il Piano formativo.
5. Il piano formativo può articolarsi in più interventi formativi. Ciascun intervento può avere più edizioni.

 Priorità
• Pari opportunità: è perseguita con una logica di intervento fondata sul mainstreaming, sia garantendo una presenza femminile che orientativamente rifletta la situazione occupazionale sia promuovendo azioni specifiche;
• iniziative locali/sviluppo locale: si tratta di assicurare l’integrazione tra le politiche attive del lavoro e le diverse forme di partenariato locale al fine di rafforzare i processi di sviluppo locale;
• società dell’informazione con particolare riferimento alle PMI: è una priorità da perseguire sia nell’ambito del sistema dell’apprendimento sia nell’ambito del mondo del lavoro, sia nel sistema delle imprese.

 Azioni
A) Formazione diretta a lavoratori, residenti in Regione Campania, in cassa integrazione guadagni. Sono finanziabili, per la tipologia A, piani formativi tesi a migliorare i livelli di qualificazione e di occupabilità di lavoratori collocati in cassa integrazione guadagni, dipendenti da imprese in situazione di crisi accertata, a seguito di processi di trasformazione/ ristrutturazione/riconversione aziendale o per temporanee riduzioni di capacità produttiva;
B) Tipologia B: Formazione diretta a lavoratori dipendenti di imprese con sede operativa in Campania. Sono finanziabili, per la tipologia B, piani formativi aziendali e pluriaziendali per aggiornare e accrescere le competenze dei lavoratori e per sostenere la competitività delle imprese . Gli interventi dovranno riguardare le seguenti aree tematiche:
- qualità;
- innovazione tecnologica ed organizzativa;
- sicurezza e protezione ambientale;
- attuazione di nuove norme nazionali e comunitarie;
- adeguamento e rafforzamento del processo di crescita imprenditoriale.

 Proponenti
Possono presentare richiesta di finanziamento di piani formativi per i propri lavoratori residenti in Campania, a valere sia sulla tip. A che sulla tip.B, le imprese, associazioni temporanee di impresa, consorzi di imprese, localizzate in Campania o con sedi operative presenti sul territorio campano, assoggettate al contributo di cui all’art. 12 della legge n. 160/1975, così come modificato dall’art. 25 della legge quadro sulla formazione professionale n. 845/1978 e successive modificazioni.
Il piano pluriaziendale, riservato a due o più Piccole e Medie Imprese, è proposto da un Consorzio di Imprese, ovvero dal capofila di una Associazione Temporanea di Imprese. Possono essere presentati progetti pluriaziendali anche da parte di A.T.I. in fase di costituzione, purché sia già individuata ed espressamente indicata l’impresa capofila ed ognuna delle imprese interessate dichiari nella domanda, utilizzando l’apposita scheda, l’intenzione di costituirsi in A.T.I.

 Risorse
Per la realizzazione del programma formativo di cui al presente avviso, è stato previsto uno stanziamento di:
• Euro € 3.360.000,00 per la Tipologia A;
• Euro € 5.040.000,00 per la tipologia B.
Ciascun piano formativo aziendale non può beneficiare di un contributo pubblico superiore a 56.000 euro, risultante dalla somma del costo imputato alle voci di spesa che compongono il piano finanziario, definite nel rispetto dei parametri percentuali di riferimento. Analogamente, il contributo pubblico massimo per piano pluriaziendale è pari a Euro 300.000,00.
Le intensità massime di aiuto sono le seguenti:
Contributo Formazione generale Contributo Formazione generica
Grandi imprese 50% 25%
Piccole e medie imprese 70% 35%

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