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PMI 16/01/2006 |
Il Ministero delle Attività Produttive ha pubblicato il VI° Bando della Legge 215 del 1992 sull’imprenditoria femminile”. |
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Obiettivi E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 291 del 15 dicembre 2005 il nuovo bando, il sesto, relativo alla legge 215/1992 di sostegno all’imprenditorialità femminile. La legge intende favorire la creazione e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, promuovendo la formazione e qualificazione professionale delle donne imprenditrici. Scadenza E' possibile presentare la domanda dal giorno successivo alla pubblicazione della circolare esplicativa del 17 dicembre 2005 e per i successivi 90 giorni (17 marzo 2006).
Soggetti beneficiari La legge 215 del 25 febbraio 1992 prevede azioni a favore dell’imprenditoria al femminile. Possono beneficiarne: - imprese individuali la cui titolare sia una donna; - società cooperative o di persone costituite almeno per il 60 % da donne; - società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.
Settori ammissibili - Manifatturiero e assimilati - Commercio, turismo e servizi - Agricoltura
Iniziative agevolabili Le iniziative agevolabili riguardano: - avvio di nuove attività; - acquisto di attività già esistenti (sono ammissibili anche le spese per i macchinari, le attrezzature, i brevetti, il software usati dall’impresa rilevata); - realizzazione di progetti innovativi aziendali; - acquisizione di servizi reali. I programmi di investimento agevolabili sono quelli avviati a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda.
Spese ammissibili Sono ammissibili alle agevolazioni le spese, al netto di IVA e di altre imposte e tasse, relative a: a) impianti generali (spese relative all’impianto elettrico, antincendio, antifurto, riscaldamento, condizionamento, idraulico, ecc.); b) macchinari e attrezzature specifici per la produzione, compresi gli arredi annessi allo svolgimento dell’attività e di strutture non in muratura prefabbricate e rimovibili; c) brevetti; d) software; e) opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, nel limite del 25% della spesa ammessa di cui agli impianti generali (a) e macchinari ed attrezzature (b). Le spese di progettazione e direzione lavori non possono superare il 5% dell’importo ammesso alle opere murario; f) Studi di fattibilità e piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, studi per la valutazione dell’impatto ambientale, nel limite del 2% del costo dell’investimento complessivamente ammesso. Sono escluse dalle spese ammissibili quelle riconducibili a commesse interne di lavorazione.
Agevolazione L’accesso alle agevolazioni in favore dell’imprenditoria femminile è consentito ai progetti che prevedono un investimento complessivo ammissibile superiore a € 60.000,00 e inferiore a € 400.000,00. L'importo delle agevolazioni - calcolato applicando le intensità massime d'aiuto consentite dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato alle imprese in relazione alla localizzazione ed espresse in Equivalente Sovvenzione Netto (ESN), e/o Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL) o, per la regione Campania è 35% ESN + 15% ESL, in alternativa, su richiesta dell'impresa, secondo la regola de "minimis" (con soglia massima di aiuto pari a € 100.000 in tre anni per impresa) - è concesso per il 50% sotto forma di contributo in conto capitale e per il restante 50% sotto forma di finanziamento agevolato a un tasso d'interesse pari allo 0,50% annuo.
La quota di agevolazione concessa sotto forma di finanziamento agevolato deve rispettare le seguenti caratteristiche: - la durata del finanziamento non può superare 10 anni a decorrere dalla data del provvedimento di concessione dell’agevolazione; - il tasso agevolato, da applicare al periodo di preammortamento e a quello di ammortamento, è dello 0.5% annuo; - gli interessi di preammortamento, calcolati sulla base delle somme effettivamente erogate e del periodo di godimento delle stesse, sono corrisposti annualmente, con scadenza al 31/12/2005; - il rimborso del finanziamento inizia nell’anno successivo a quello della data del provvedimento che dispone l’erogazione a saldo e comunque non oltre l’anno successivo a quello in cui è terminato il periodo di utilizzo e preammortamento ed avviene secondo un piano pluriennale di rientro con scadenza al 31 dicembre di ogni anno. Le risorse disponibili ammontano a € 88.000.000,00.
Indicatori di premiaità Saranno premiati i progetti che presentano: 1) creazione di nuova occupazione rispetto agli investimenti ammessi; 2) creazione di nuova occupazione al femminile rispetto agli investimenti ammessi; 3) nuovi investimento rispetto agli investimenti totali; 4) managerialità al femminile nell’impresa; 5) adesioni a certificazioni ambientali e di qualità o attuazione di progetti volti all’introduzione di forme di flessibilizzazione finalizzate a conciliare tempo di vita e dk lavoro come da Legge n. 53 del 2000.
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