Obiettivi L’Asse 2 “Risorse Culturali” del POR Campania 2000-2006 è finalizzato alla tutela, conservazione e valorizzazione delle risorse e dei valori storico-culturali della regione Campania, che vengono considerati come elemento endogeno potenzialmente in grado di determinare sviluppo economico e produttivo, anche per il rilevante potenziale occupazionale che possono garantire. In questo contesto, la Misura 2.2 “Sostegno allo Sviluppo di imprese della filiera dei beni cultuali” punta a sostenere, nelle aree interessate dai PI “Grandi Attrattori Culturali” e “Itinerari Culturali”, lo sviluppo di microfiliere imprenditoriali collegate alla valorizzazione e gestione del sistema dei beni culturali. A tal fine, la Misura prevede la concessione di aiuti finanziari, alle piccole imprese per la creazione di nuove attività oppure per l’ampliamento o ammodernamento/ristrutturazione di attività in essere nei seguenti settori: - artigianato tradizionale e restauro (legno, mobilio, vimini, ferro battuto, pietra, ceramica, strumenti musicali, etc.); - commercio (relativamente ad attività strettamente connesse alla fruizione dell’offerta culturale, al fine di migliorare e qualificare l’offerta turistica); - servizi turistici e di ristoro (servizi di accoglienza, assistenza, accompagnamento; servizi connessi alla gestione del patrimonio storico-culturale, servizi per la comunicazione e l’informazione, servizi di ristoro, etc.); - piccola ricettività turistica (max 60 posti letto).
Scadenza Le imprese interessate potranno presentare domanda di agevolazione a partire dalla data di pubblicazione del Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania - B.U.R.C. e fino a 90 giorni dalla pubblicazione medesima.
Tipologie di investimento Gli investimenti dovranno essere diretti a: - “nuovo impianto”, il programma che prevede la realizzazione di una nuova struttura produttiva; - “ampliamento”, il programma che, attraverso un incremento dell’occupazione e degli altri fattori produttivi, sia volto ad accrescere la potenzialità delle strutture esistenti; - “ammodernamento/ristrutturazione”, il programma volto al miglioramento e/o razionalizzazione, sotto l’aspetto qualitativo, della struttura esistente e/o del servizio offerto, al miglioramento dell’impatto ambientale legato all’attività produttiva, alla riorganizzazione, al rinnovo e all’aggiornamento tecnologico dell’impresa, all’adozione di strumentazione informatica per il miglioramento del processo produttivo e/o dell’attività gestionale. L’ammontare massimo del programma di spesa, pena l’esclusione dell’iniziativa, non può essere superiore a: - € 300.000,00, nel caso di investimenti relativi alla Categoria 1 “ Artigianato tradizionale e restauro, commercio, servizi turistici e di ristoro”; - € 750.000,00, nel caso di investimenti relativi alla Categoria 2 “Piccola ricettività turistica”.
Intensità dell’agevolazione e disponibilità finanziarie L’intensità massima degli aiuti è pari al 35% in ESN, maggiorato del 15% in ESL, delle spese ammissibili per immobilizzazioni materiali ed immateriali ed al 50% in ESL delle spese per progettazione e studi e servizi reali. Le risorse finanziarie pubbliche complessivamente disponibili per la concessione di aiuti a sostegno dello sviluppo di imprese della filiera dei beni culturali ammontano a € 6.713.939,69, così ripartite tra i seguenti settori di attività: - categoria 1: artigianato tradizionale e restauro, commercio (strettamente connesso alla fruizione dell’offerta culturale), servizi turistici e di ristoro € 2.685.575,88 - categoria 2: piccola ricettività turistica (max 60 posti letto) € 4.028.363,81 In alternativa, le imprese rientranti nei settori di attività di cui alla categoria 1 possono richiedere che le agevolazioni siano concesse secondo la regola de minimis, così come definita dalla Commissione Europea con il Regolamento CE 69/2001. In tal caso, l’intensità massima degli aiuti è pari al 75% in ESL delle spese ammissibili per immobilizzazioni materiali ed immateriali ed al 50% in ESL delle spese ammissibili per servizi reali), fino ad un importo massimo della quota di finanziamento pubblico di € 100.000,00.
Spese ammissibili Le spese ammissibili devono riferirsi alle seguenti categorie: A. Progettazione e studi; B. Suolo aziendale; C. Fabbricati, opere murarie ed assimilate; D. Impianti, macchinari ed attrezzature; E. Immobilizzazioni immateriali; F. Servizi reali.
Aree territoriali di attuazione Le iniziative imprenditoriali proposte dovranno essere realizzate nel territorio di uno dei comuni interessati dal Progetto Integrato Itinerario Culturale Litorale Domitio, come di seguito elencati: Cerinola, Castel Volturno, Cellole, Giugliano in Campania, Mondragone, Sessa Aurunca e Villa Literno.
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